\paperw4260 \margr0\margl0 \plain \fs20 \f1 \fs24 Stretta da larghi cerchi di ferro, la \i Colonna di Costantino\i0 , chiamata dai Turchi ╟emberlitas, ovvero \i colonna bruciata\i0 ,
venne eretta dallÆimperatore Costantino nel 324 d.C. per celebrare lÆunione di tre religioni: nel basamento fece infatti murare i simboli degli dei greci, dei patriarchi ebrei e della fede cristiana.\par
Molto ben conservato, anche se intrappolato nel t
raffico, Φ lÆ\i Acquedotto di Valente\i0 del IV secolo, a due campate e lungo circa un chilometro, che portava lÆacqua ad un grande Ninfeo, oggi scomparso. Numerosi erano i serbatoi dÆacqua della cittα, tra cui la grandiosa \i Cisterna della Basilica
\i0 , o \i Yerebatan Sarayi\i0 , dÆepoca romano-bizantina concepita come un magnifico palazzo sotterraneo sostenuto da una foresta di 336 colonne con capitelli corinzi.\par
Ai piedi della pi∙ antica cisterna ottomana si trova un frammento del \i Miliarium
Aureum\i0 , la pietra miliare romana che segnava lÆinizio della Via Egnazia, lÆantica strada che collegava Costantinopoli alle coste sul Mare Adriatico.